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Lettera di un direttore di dipartimento sull'ANVUR PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Lunedì 29 Luglio 2013 10:52

Quella che segue è una lettera, in merito all’esito della valutazione ANVUR, di un direttore di dipartimento del CNR ai direttori di Istituto afferenti allo stesso.

Per la prima volta i vertici del CNR dicono quello che in pubblico non hanno ancora voluto dire: la campagna di sospensione della valutazione ANVUR, da noi promossa, è una delle componenti principali di tale valutazione. Perché non dirlo in pubblico ? E per quale motivo poi definire tale campagna "sciagurata"? Perché è una sciagura forse dover ammettere che molti ricercatori vivono con profondo malessere la completa assenza di democrazia e di trasparenza nella gestione del CNR ? Se si fosse accettato il dialogo in tempo, se si fossero aperti spazi di democrazia di confronto con i ricercatori, non si sarebbe arrivati ad uno scontro frontale.

Ognuno si assuma le proprie responsabilità : Articolo 33 si assume quella di aver promosso tale campagna cui avevano successivamente aderito anche ANPRI e CGIL, seppur con qualche distinguo.

I vertici del CNR si assumano la responsabilità di non aver voluto dialogare con i ricercatori.

Ma d’altra parte per quale motivo i ricercatori avrebbero dovuto contribuire al buon esito di una VQR per l' attribuzione di fondi premiali che i vertici del CNR, da cui i ricercatori sono esclusi,  poi distribuiscono in modo puramente clientelare ?

Infine ci dispiace dover richiamare un Direttore di Dipartimento al rispetto delle regole.

Nessuna Direzione del CNR potrà utilizzare il dato ANVUR per finalità diverse da quelle previste dal decreto istitutivo della VQR stessa. In caso contrario essa commetterebbe una violazione gravissima alle regole previste del disciplinare della VQR cui il CNR ha, volontariamente aderito. Le regole, cui un direttore di Dipartimento del CNR deve attenersi prevedono invece che vi sia una valutazione di Ente cui rifarsi per eventuali divisioni di budget e di personale. Tale valutazione, non esente da critiche sia chiaro, esiste è costata al CNR oltre un milione di euro ed è stata velocemente rimessa in un cassetto. Purtroppo non una divisione di budget, non una delle assunzioni che sono intervenute al CNR in questi anni sono state fatte sulla base di essa.

Inviato: giovedì 25 luglio 2013 10:39
A: .....
Oggetto: ANVUR

 

Cari colleghi,

come avrete saputo dalla stampa, Martedì scorso c'è stata la comunicazione ufficiale dei dati ANVUR sulle strutture Universitarie e sugli enti controllati dal MIUR. Per quanto riguarda il CNR, e soprattutto il D.., la situazione appare piuttosto negativa. I dati ovviamente sono incompleti, per svariati motivi, non tengono conto di alcune peculiarità dell'ente e di altri aspetti di cui dovremo discutere, ma anche nei confronti di altri Dipartimenti CNR il D.. non fa certo una buona figura con nessuno degli indicatori utilizzati dai GEV dell'ANVUR.  Tutti d’accordo sulla difesa istituzionale dell’Ente e della necessità di utilizzare parametri valutativi piu’ adeguati alle specificità del CNR. Tutti concordiamo con l’idea che la sciagurata campagna per la non sottomissione dei prodotti sia in parte responsabile del cattivo risultato della valutazione ANVUR del CNR nel confronto con altri Enti e con le Università migliori. Dato quanto sopra per scontato, non c’è però dubbio che vi siano, e sicuramente non lo scopriamo solo oggi dopo la valutazione ANVUR, sacche di inefficienza e di poca produttività all’interno dei nostri Istituti, con differenze significative tra i Dipartimenti e all’interno dei singoli Dipartimenti. Per quanto riguarda piu’ specificamente il D.., questa situazione deve farci riflettere seriamente sulle prospettive del Dipartimento nel suo complesso che appare avere una produzione scientifica mediamente mediocre, con elevati numeri di persone non, o poco, attive.  Ovviamente, per scelta dell'ente, quelle disponibili sul sito ANVUR sono valutazioni che riguardano i Dipartimenti nel loro complesso e sono sicuro che ci sono Istituti o gruppi di grande eccellenza, ma il complesso è abbastanza sconfortante.

Probabilmente ad alcune di queste valutazioni fortemente negative ha contribuito la scelta di alcuni ricercatori di non presentare i propri prodotti, ma non ritengo che questo sia una giustificazione valida. Se in alcuni istituti la percentuale di chi non ha presentato prodotti è piu’ alta della media questo significa che: a) molti non avevano proprio prodotti da presentare; b) non c’è senso istituzionale tra i ricercatori perché il danno mediatico (e non solo mediatico) causato da questa scelta avrà ripercussioni pesanti su tutto il  Dipartimento e sull’ente nel suo complesso; c) i Direttori di Istituto non hanno vigilato affinchè questa scelta sciagurata (sollecitata da alcune sigle sindacali) di non presentare i prodotti fosse evitata.    Quale che sia la ragione della bassa valutazione, questa direzione non potrà non tenerne in conto quando, speriamo fra breve, si passerà alla divisione del nuovo budget. I documenti sulla valutazione dei singoli istituti sono al momento riservati e non sono autorizzato a divulgarli.

Il Presidente Nicolais ci ha informato che a cominciare dall’autunno attiverà una seconda fase di valutazione utilizzando i criteri della valutazione interna del CNR già svoltasi nel 2009, anche se semplificata. Questa valutazione aggiornerà e migliorerà i dati dell’ANVUR, ma non potrà certamente cancellarla (anche perché non ci sarà il confronto con il mondo Universitario e con gli altri enti).  Credo che ognuno di noi debba analizzare con gran cura i dati della valutazione ANVUR, meditarci sopra per identificare i mezzi e le strategie per migliorare la situazione a breve ed in prospettiva a  lungo termine.

Buone vacanze a tutti,

Ultimo aggiornamento Martedì 30 Luglio 2013 08:43
 
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