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Le mansioni dell’attuale CdA (ovvero una, prima, vittoria della legalità) PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Martedì 15 Settembre 2015 10:40

Nelle ore immediatamente successive alla conclusione dell'elezione del rappresentante del personale in CdA,

è circolato l'ordine del giorno di una riunione del Consiglio di Amministrazione convocato per oggi, 15 settembre.
L'Ordine del giorno elencava un cospicuo numero di importanti argomenti sui quali deliberare, come il prelievo dal fondo di riserva,

la selezione dei direttori di tre Istituti e finanche i criteri per Bandi di Concorso relativi al piano di fabbisogno 2014-2016.
Al di là di valutazioni di opportunità, è legittimo che l’attuale CdA,  prossimo a cambiare la sua composizione, possa deliberare

su questioni tanto delicate? No, non è legittimo neanche dal punto di vista formale.

Secondo la normativa, infatti, un Consiglio di Amministrazione in cui la maggioranza dei componenti (3/5 nel nostro caso)

abbia già terminato il proprio mandato e si trovi in regime di proroga può adottare esclusivamente provvedimenti di ordinaria amministrazione,

nonché quelli urgenti e indifferibili (con indicazione specifica dei motivi).
Il nostro CdA si trova proprio in queste condizioni, poiché due membri, Saccani Jotti e Messa, sono in regime di proroga per 45 giorni,

a partire dal 10 Agosto 2015, e un terzo, Valassi, entra  nel regime di proroga proprio a partire dal 15 settembre.
Per questo,  il rappresentante eletto Vito Mocella  ha chiesto formalmente (tramite Posta Elettronica Certificata)

che il CdA nella riunione del 15 settembre e implicitamente nelle prossime si limiti all'ordinaria amministrazione,

fino alla nomina del rappresentante del personale, che speriamo non tardi ad essere formalizzata dal Ministro assieme a quella del

membro di CdA che il ministro deve scegliere all'interno della terna già fornita dalla CRUI.
Nei miei primi contatti  telefonici è stato risposto che tutto rientrava perfettamente nella normativa,

ma in serata è circolata la notizia che le previste audizioni dei candidati a direttori di istituto erano state annullate,

a conferma che l'invito, con apprezzabile senso delle istituzioni, era stato prontamente accolto dal Presidente e dal DG.
Sarebbe stato preferibile che Presidente e DG rispondessero al  messaggio, inviato nell'interesse dell'Ente, ma non si può avere tutto.

L'importante è capire che i tempi stanno cambiando.

 

Ultimo aggiornamento Martedì 15 Settembre 2015 13:15
 
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