Un primo passo verso il CNR 2.0 PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Domenica 03 Giugno 2012 20:44

Si è svolta il 1 Giugno 2012, presso l’area di Ricerca di Napoli, la tavola rotonda, promossa da Articolo 33 alla quale, oltre a diversi esponenti della comunità scientifica del CNR, ha partecipato il presidente Nicolais.

L’ampia e proficua discussione ha dato un primo esempio di quel che potrebbe essere il nuovo clima del CNR, in cui presidente e ricercatori dialogano in uno spirito dialettico ma costruttivo e di reciproco riconoscimento (il video integrale è disponibile a questo link)

Diversi i temi che sono stati affrontati: dalla trasparenza delle procedure e degli atti alle modalità di assegnazione delle risorse, dall’aderenza alla Carta Europea dei Ricercatori alla rappresentatività dei ricercatori negli organi di gestione fino alla meritocrazia ed alle pari opportunità per le donne e per i giovani. Su tutte queste questioni il presidente, incalzato dai relatori, ha mostrato un atteggiamento senz’altro costruttivo.

Molto netta è stata la posizione critica nei confronti dell’attuale modalità di gestione dei progetti Bandiera ed altrettanto netto l’impegno a proseguire quest’esperienza solo nell’alveo di un’attribuzione delle risorse a seguito di bandi aperti, così come a reperire risorse riservate ai giovani ricercatori. Allo stesso modo, il presidente ha indicato un orizzonte temporale di circa un anno e mezzo per avviare una revisione condivisa dello statuto in quegli aspetti che più mortificano i ricercatori, a partire dalla rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione e nel Consiglio Scientifico Generale (cf estratto video delle risposte)

Infine il presidente ha manifestato chiaramente l’impegno a che la valutazione ANVUR riguardi l’Ente nel suo complesso e non i singoli ricercatori, né gli istituti; non ha fatto tuttavia cenno al fatto che la VQR è destinata a penalizzare il CNR – nonostante questa sia una delle motivazioni che hanno portato all’autosospensione di 700 colleghi (cf estratto video)

Del tutto insoddisfacenti sono state per altro le risposte sui vari aspetti della mancate progressioni di carriera ed il riconoscimento della professionalità dei ricercatori, anche con riferimento alla applicazione del tutto parziale della Carta Europea dei Ricercatori. (cf breve estratto video)

Meno circostanziate le risposte di Nicolais alle richieste di un impegno su diverse proposte mirate a introdurre nei regolamenti elementi di democrazia interna e di partecipazione, come ad esempio l’introduzione di meccanismi elettivi per i direttori di istituto e l’attribuzione di funzioni non meramente consultive ai Consigli d’Istituto. (cf video della risposta di Nicolais o la risposta in merito alla vicenda della retribuzione dei direttori di dipartimento da noi ampiamente documentata e della cui gravità il presidente sembra non rendersi conto )

D’altro canto, l’istituzione di una Consulta dei Ricercatori richiesta con forza dai partecipanti alla tavola rotonda ha trovato l’assenso del presidente. In questo senso, l’istituzione in tempi brevi di un forum aperto e gestito dai ricercatori sul sito dell’Ente, può rappresentare un primo passo verso la costituzione di una tale Consulta, e dunque un primo segno tangibile della volontà di intraprendere un percorso di revisione dei regolamenti condiviso e non calato dall’alto. Il Presidente ha inoltre condiviso il concetto per il quale sono i gruppi di ricerca l’elemento produttivo e portante dell’Ente , motivo per il quale devono essere tutelati da qualunque modello di revisione della rete scientifica. Ha dichiarato, a tal proposito, di essere contrario all’istituzione di dipartimenti accentratori e monocratici. (un estratto video )

E’ difficile non interpretare questo mutato clima di dialogo anche alla luce dello straordinario successo dell’azione congiunta di autosospensione dalla valutazione ANVUR, che si è rivelata dunque un’efficace modalità, corale, per manifestare il disagio dei ricercatori e riportare il fulcro del dibattito interno sulle questioni cruciali.

I motivi che hanno condotto alla protesta restano in piedi e pertanto non vediamo motivazioni sostanziali per dichiarare sospesa la mobilitazione che ha condotto i 700 e più ricercatori ad autosospendersi dalla VQR. L’Ente ha fissato per il giorno 6 giugno la data ultima per inserire i prodotti su People e non è ormai più immaginabile la concessione di ulteriori proroghe da parte dell’ANVUR.

Con oggi si apre una nuova fase in cui si prefigurano gli effetti pratici di questa mobilitazione che esaurisce, per ovvi motivi temporali, la sua azione ma che rappresenta la base per futuri momenti di coinvolgimento dei ricercatori per costruire il CNR 2.0 per il quale tutti noi ci battiamo. Non vogliamo non credere nelle buone intenzioni del presidente ma nello stesso tempo siamo consapevoli che la strada verso un CNR2.0 è ancora molto lunga e molti ostacoli si frappongono ad essa. Per questo vigileremo sul rispetto degli impegni presi in maniera nitida e spingeremo per l’inserimento nei regolamenti delle modifiche da noi auspicate.

Ultimo aggiornamento Lunedì 04 Giugno 2012 03:58
 
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