2% per comprare la preistoria e farci pagare più tasse Stampa
Scritto da Administrator   
Mercoledì 09 Giugno 2021 00:17

Il 2 marzo 2021 scadeva la convenzione MEPA 8 per i buoni pasto per le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia causa esaurimento delle disponibilità. MEPA prevedeva di attivare la nuova convenzione per quelle regioni nel mese di giugno successivo. Il personale di quelle regioni sta sperimentando in prima persona le conseguenze.

L’Amministrazione Centrale del CNR, conscia della situazione, e della previsione MEPA, impiega 3 mesi per avviare il 1 giugno 2021 una gara per 412.896 buoni pasto, fabbisogno stimato per quelle regioni per 4 mesi. Il responsabile del procedimento è il Geom. Andrea Felici. Immancabile l’"incentivo per funzioni tecniche svolte dai dipendenti afferenti” pari al 2% dell’importo, quindi fino a 57.805,44 €.

Peccato che 11 giorni prima dell’avvio della gara, il 21 maggio 2021, MEPA aveva nel frattempo avviato la nuova convenzione per quelle regioni, rendendo di fatto inutile, anzi illegittima, la gara nel frattempo avviata con tanta tempestività. Non abbiamo dubbi che il banale acquisto diretto dalla convenzione operativa non comporti oneri di incentivi.

C’è tuttavia un altro aspetto aberrante nella gestione dei buoni pasto: l’uso persistente della modalità cartacea anziché elettronica (confermato anche nella gara del 1 giugno). Non stiamo ad elencare gli svantaggi del sistema (spedizione dei blocchetti, loro gestione, obbligo di consegna manuale in epoca COVID, scadenza a fine anno, ecc., per non parlare degli aspetti ecologici e di sicurezza). Il sorrisino ironico del/la commesso/a infastidito/a di turno mentre gratta quel pezzo di carta, e ci dice che siamo rimasti l’unico soggetto ad utilizzare tale modalità è mortificante. Speriamo solo che non si accorga mai che quel soggetto è il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il fiore all’occhiello della ricerca avanzata. Un po’ come scrivere su tavolette di cera oppure inviare un messaggio tramite un piccione. Mentre dovremmo lamentare l’arretratezza del sistema delle card dei buoni pasto elettronici a vantaggio di sistemi moderni ed efficienti basati su app del cellulare, il Consiglio Nazionale delle Ricerche è ancora fermo alla modalità cartacea.

Ma c’è ancora dell’altro. Non tutti sanno che i buoni cartacei (ma NON quelli elettronici) sono soggetti a tassazione per la quota eccedente i 4€ per ogni buono pasto. In soldoni paghiamo le tasse su 3€ per ogni buono pasto. A conti fatti questo si rivela un danno per il personale quantificabile fino a circa 350€ all'anno a seconda del reddito personale.

E prendono il 2% di incentivi. Gli incentivi sugli acquisti sono un’autentica iattura. Forzano un modello distorto secondo cui fare il proprio dovere per il quale già si percepisce uno stipendio è soggetto a somme aggiuntive. Un modello globale che parte da Dirigenti del CNR e Direttori di Istituto e Dipartimento, con contratti di diritto privato e indennità di risultato.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 09 Giugno 2021 14:54