Adesso basta: prendiamoci quello che ci è dovuto! Stampa
Scritto da Administrator   
Lunedì 16 Dicembre 2019 16:48

La cattiva gestione del CNR ha ormai raggiunto livelli parossistici. Ma è possibile che un direttore generale è agli arresti con l’accusa di aver rubato i soldi della ricerca? È possibile che ogni giorno spuntano tesoretti da decine di milioni sottratti ai ricercatori e alla ricerca, nascondendoli nelle pieghe del bilancio? È possibile sopportare la continua pressione dai vertici dell’ente che con inutili regole chi hanno fatto perdere posizioni importanti in tutti i ranking internazionali sulla qualità della ricerca? Dopo oltre 10 anni di mancata applicazione del contratto, di  penosa ed inesistente valorizzazione del personale dedicato alla ricerca, ci rendiamo conto che così non è più possibile andare avanti!

Bisogna raddrizzare la schiena e pretendere che ci sia dato quello che ci spetta.

Dopo anni che migliaia di noi hanno dimostrato una capacità acquisita, comprovata da elementi oggettivi nel determinare autonomamente avanzamenti di particolare originalità, significato e valore nazionale o internazionale nel settore prevalente di ricerca, è ora di chiedere che ci vengano riconosciute le mansioni che svolgiamo.

È per questo che stiamo promuovendo un’azione collettiva di risarcimento del danno per il mancato Riconoscimento del livello superiore che ci ha causato l’Ente in anni di malversazioni, mancate applicazioni del trattamento economico che ci è dovuto e della mancata messa a bando degli avanzamenti di carriera. Tale danno per alcuni di noi può superare i sessantamila euro, e comporta inoltre l’adeguamento dello stipendio fino alla cessazione del rapporto.

Tale azione sarà patrocinata da Articolo 33 a titolo gratuito per tutti i suoi iscritti. Scrivi subito a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. per avere maggiori informazioni.

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 16 Dicembre 2019 17:08