Coronavirus e prerogative contrattuali: istruzioni per l'uso Stampa
Scritto da Administrator   
Domenica 23 Febbraio 2020 15:34

Come noto, il Covid-19 è un virus respiratorio, trasmesso da persone affette attraverso contatti stretti. Non vi sono evidenze consolidate che ciò possa accadere anche da persone infette ma asintomatiche, tuttavia ciò aumenta la complessità. Ad oggi, per il nuovo coronavirus non esistono terapie specifiche o un vaccino, dunque la prevenzione è l'unica misura possibile ed anche efficace (http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228#6).

 

In linea con la strategia di gestione della crisi adottata dal Governo, occorre agire responsabilmente a tutela propria, dei propri familiari e della società nel suo complesso, applicando le norme igieniche indicate dal Ministero della Salute e, soprattutto nelle regioni nelle quali vi sono casi confermati, adottando, temporaneamente e per quanto possibile, comportamenti prudenziali. L'unico modo per arginare un'eventuale epidemia da Covid-19 è interrompere la catena dei contagi. Ciò vuol dire, ad esempio, evitare di frequentare luoghi affollati ed evitare a nostra volta di creare assembramenti, compreso nei trasporti.

 

In quest'ottica ci sembra opportuno ricordare che il CNCCL prevede già alcune forme di lavoro flessibile che possono essere utilizzate per chi desidera adottare i comportamenti prudenziali di cui sopra.

Infatti, come più volte  ricordato sul sito di Articolo 33, l'art 58 del CNCCL 2002  prevede già la possibilità di autocertificare a fine mese la propria attività lavorativa, senza alcuna limitazione di luogo e pertanto anche presso la propria abitazione (trovate qui un link ad un  modulo di autocertificazione).

Ogni indicazione diversa è priva di fondamento giuridico e pertanto sono da considerarsi nulle (cf. ad esempio questo link).

 

Tale prerogativa contrattuale è prevista per i livelli I-III mentre per i livelli IV-VIII sarebbe possibile, anzi sarebbe obbligatorio, introdurre forme di lavoro agile, che tuttavia l’amministrazione del CNR preferisce evitare in luogo di un obsoleto (ma sindacalizzato) telelavoro.

 

 

Rivolgiamo, pertanto, un invito all’amministrazione ad operare in tal senso nelle regioni e nei periodi di maggiore criticità estendendo a tutti i livelli la previsione dell’autocertificazione, nelle more di un’applicazione piena del lavoro agile all’interno dell’Ente.

 

Ultimo aggiornamento Domenica 23 Febbraio 2020 15:55