Il tavolo da tressette Stampa
Scritto da Administrator   
Giovedì 11 Aprile 2019 14:46

Come troppo spesso sta accadendo, il tavolo di confronto tra le OO.SS. e l'Amministrazione Centrale sta partorendo il classico topolino. E' l'esito scontato di una dialettica tra una struttura verticistica che ragiona con criteri suoi indipendenti dalla realtà che dovrebbe guidare, e pseudo-rappresentanti dei lavoratori che, cullandosi indegnamente sugli allori del passato, quando non vanno a braccetto con il potere mostrano tutte le spuntatissime ma scintillanti armi di cui sono dotate.

Il mondo è cambiato, e anche il modo di protestare segue il passo. La clamorosa iniziativa dello sciopero bianco proclamato autonomamente dall'Assemblea dei Ricercatori di Napoli contro le circolari 6 e 9, che tanto scompiglio sta generando presso l'Amministrazione Centrale, dimostra che anche le armi di chi a ragione rivendica i suoi diritti contro una controparte sorda a qualunque dialogo cono cambiate di conseguenza. Il movimento di ricercatori di Napoli ci insegna che la protesta viaggia sulle mailing list, sui gruppi di discussione; su Whatsapp! Coinvolge realmente i lavoratori che non hanno dei veri e propri rappresentanti ma colleghi di buona volontà e maggiore spirito di iniziativa che decidono temporaneamente di dedicare più tempo alla protesta. Tutti però sono impegnati, chi con le proposte, chi con i contatti esterni, chi con il lavoro pratico, e tutti si sentono e sono parte attiva di una stessa battaglia. Non deve meravigliare che i risultati si vedono: un'adesione record allo sciopero (e siamo solo agli inizi) e media che si interessano ai problemi dei ricercatori: la miscela esplosiva ideale per mettere in ginocchio l'arroganza dell'Amministrazione Centrale. Se sortirà gli effetti desiderati si vedrà.

Le prese di distanza, esplicite ed implicite, delle OO.SS. dallo sciopero bianco le accomunano all'Amministrazione Centrale in termini di lontananza dalla parte attiva dell'Ente, i suoi lavoratori, che dovrebbero invece rispettivamente tutelare e guidare. Manifestano il timore di perdere poteri e privilegi che non si rendono conto di avere già straperso. Rivelano lo stato preistorico delle loro strutture destinate purtroppo a scomparire se non si adegueranno ai tempi.

E' evidente come ormai le trattative al tavolo abbiano come unico esito quello di dargli una spolveratina tra una partita di tressette e l'altra, magari accompagnate da un buon bicchiere di vino e qualche battuta salace su quegli sfigati di ricercatori che si agitano, e dal topolino partorito che si guadagna così la sua razione di formaggio.

Ultimo aggiornamento Venerdì 12 Aprile 2019 19:29