Credibilità Stampa
Scritto da Administrator   
Venerdì 04 Ottobre 2019 00:00

Gino vota RinoLa lettura dei programmi fornisce un quadro interessante, con roboanti annunciazioni di principi universali, quindi difficilmente confutabili, e poche proposte concrete oltre che ambiziose. Tuttavia proprio perche' nessun candidato dira' mai mostruosita' (almeno si spera...) la credibilita' diventa un fattore dirimente. E' quello che ciascuno fa ad ogni elezione, dal condominio fino al Parlamento.

E' credibile chi fa campagna elettorale affidando le proprie sorti ad un sindacato confederale (Fantini sponsorizzato dalla CGIL ; Falcone dalla UIL; possiamo immaginare la CISL)?

Al netto di una presupposta buona fede, e non volendo certo immaginare un esecrabile traffico di influenze, e' ovvio che prima o poi chi ha procurato i voti verra' a riscuotere. Allora il consigliere non rappresenta piu' il personale, ma chi gli ha procurato i voti.

Allo stesso modo, che credibilita' possono avere Direttori, in carica o non confermati (Zamboni e Falcone) che a quanto ci risulta e senza essere mai smentiti per anni hanno risposto come yes men a chi ha il potere nell'Ente e non certo al personale che non ha avuto nessuna voce in capitolo nella loro scelta? Basta guardare il pavido comportamento nel gruppo di lavoro sul ROF (del quale i candidati di oggi facevano parte): mai una parola spesa per le istanze della rete ma boicottaggio sistematico delle proposte che venivano dal personale, proprio quello che ora si candidano a rappresentare.

Invocare come fa Zamboni una piattaforma di discussione tra il personale dopo aver sonoramente bocciato nel gruppo di lavoro ROF insieme a Falcone la consulta del personale proposta dalla rete e' sdoppiamento di personalita' o bieco opportunismo? Cosa dire dell'altisonante elenco di raccomandazioni esterne spudoratamente sbandierato da Falcone? Uno squadrone degno di Presidenza del CNR, non certo di un incarico di consigliere CdA eletto dal personale. Un supporto che nei fatti si traduce nel vecchiume (non in senso anagrafico) che ancora vuole comandare nel CNR, a partire dal non rimpianto ex Presidente Nicolais.

E d'altra parte che credibilita' puo' avere, chiedendo progressioni di carriera e concorsi puliti, un candidato (Fantini) che pochi anni dopo la laurea e' stato assunto, senza concorso, con chiamata diretta come primo tecnologo?

Che credibilita' possono infine avere nuovi (e benvenuti, specialmente donne) candidati pressocche' sconosciuti a livello nazionale che non hanno mai dato testimonianza di impegno a favore del personale ed in particolare verso i problemi della ricerca ed i ricercatori? La loro presenza e' forse un segnale di risveglio, ma il duro confronto necessario a compensare l'inferiorita' numerica in CdA richiede un approccio che non si inventa dall'oggi al domani. A loro si puo' rinnovare il benvenuto, ma con l'invito a lavorare per il futuro, mettendo in campo iniziative a favore del personale e acquisendo in tal modo la credibilita' necessaria.

11+ 4 anni di lotta in Articolo33, peraltro in epoca non sospetta ante rappresentante del personale, 15 anni di vittorie e 15 anni di sconfitte amare insieme, 15 anni di denunce (con annesse ritorsioni e rischi personali), un cambio di passo universalmente riconosciuto all'interno del CdA gli ultimi 4 anni, un' interazione multimodale a 360 gradi con il personale, oltre che un profilo scientifico di livello internazionale. Questa e' la credibilita' di Vito Mocella.

VIDEO A SUPPORTO DELLA CANDIDATURA DI VITO MOCELLA AL CDA DEL CNR (CON L'INVOLONTARIA BENEDIZIONE DI MYSS KETA)

Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Ottobre 2019 14:28