Dalla seconda lettera di Massimo a un Ministro Stampa
Scritto da Administrator   
Martedì 11 Febbraio 2020 21:28

Ma perché mai il CdA si riunisce nel fine settimana, di sabato, fuori dalla sua sede abituale a Napoli? Non sarà mica perché il presidente uscente stava braccando il povero ministro Manfredi, inseguendolo anche nel week-end quando il buon Gaetano torna a Napoli per riposare un po’

Chissà che lettera gli avrà scritto l’implacabile presidente uscente per blandire il malcapitato Manfredi che, nel corso di questa settimana, sceglierà il suo successore.

O forse avra' voluto invitarlo al suo seminario di addio, un modo originale per congedarsi?

Fonti bene informate sussurrano che la discesa a Napoli sia stata anticipata da una lettera.

Di lettere ai ministri Inguscio ne ha scritte tante, speriamo che quella indirizzata a Manfredi abbia un briciolo di dignità che invece gli è mancata quando ha scritto la lettera in allegato all’allora ministro Salvini. Prescindendo dal contenuto, guardate il tono, sembra che sia scritta in posizione genuflessa.

Più che l’indimenticabile lettera di Totò e Peppino sembra quella di Troisi e Benigni che si rivolgono a Savonarola: “la faccia mia sotto ai piedi vostri .. e li potete pure muovere”, sembra di leggere in questa lettera.

Peccato che il Presidente non abbia espresso pubblicamente nessuna delle posizioni riportate nella lettera.

Zero dignità e zero autonomia, quell’autonomia che è riconosciuta dalla Costituzione e dà il nome alla nostra Associazione: Articolo 33.

Un articolo che il presidente uscente avrebbe dovuto leggere più spesso.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 12 Febbraio 2020 10:02