Egregio Presidente Nicolais,
come Articolo 33, associazione da tempo attiva nel CNR, desideriamo inviarle i nostri sinceri auguri affinchè possa riuscire in un compito che, già difficile, è reso ancor più complesso dal difficile frangente storico.
Ci perdonerà ma non è passato molto tempo da quando abbiamo rivolto un anaolgo augurio al suo precedessore ed attuale ministro Profumo. Per tale motivo, non ce ne vorrà, non possiamo fare altro che riciclare la lettera inviata a suo tempo all'attuale ministro, anche perché le condizioni lamentate allora nel frattempo sono andate peggiorando.

Desideriamo quindi farle lo stesso invito rivolto al suo precedessore, cosa che crediamo potrà aiutarla nel suo compito.

Lo statuto del CNR recentemente approvato limita di fatto gli spazi di rappresentanza dei ricercatori, dei tecnologi, dei tecnici e degli amministrativi, mortificando, anche in contrasto con la carta europea della ricerca, una comunità che dell'ente rappresenta il cuore pulsante e il suo motore.

L'invito allora rivolto era quello di inaugurare la  presidenza sotto questa stella, chiedendo pubblicamente al Ministro di scegliere quale membro del prossimo CdA, il rappresentante che la comunità del CNR ha recentemente individuato a seguito di un processo democratico e trasparente.
Tale  richiesta, che era stata  già rivolta da 114 fra direttori di istituto e di Dipartimento del CNR in una lettera al Ministro in cui hanno definito "irrinunciabile" la presenza del rappresentante della comunità interna nel CdA dell'Ente, è caduta nel vuoto con conseguenze che ancora non siamo in grado di valutare.

A partire da questo schiaffo fino all'attuale processo di ristrutturazione, effettuato con l'esclusione della comunità scientifica, in molte sedi del CNR nascono iniziative spontanee: Milano, Lecce, Napoli, Genova, Roma ecc...

Ne tenga conto sarebbe questo il segno di un nuovo inizio.

buon lavoro